A chi ci si deve rivolgere per eseguire una ristrutturazione impiantistica della propria casa?
Quando ci si approccia ad una Riqualificazione Energetica della propria abitazione, è buona norma tenere presente quali sono le scelte più efficaci per la propria situazione di partenza.
Non sempre si ragiona in questo modo, pensando erroneamente che sia possibile installare qualsiasi soluzione ad ogni situazione, tanto che la “cattiva abitudine” di qualche operatore del settore nel consigliare male i propri clienti ha portato negli anni a clienti delusi e ad un sempre minor interesse verso l’argomento efficienza energetica.
Ma è più attuale che mai.
E ci sono – per fortuna – partner molto seri a cui poter scegliere di affidarsi, visto che anche le sempre più ristrette normative obbligano gli operatori del settore energetico a diventare il prima possibile professionisti nel vero senso del termine.
Dunque, facciamo un po’ di chiarezza.
Esistono esperti di settore o è sufficiente interpellare i propri artigiani di fiducia?
Meglio togliere qualsiasi dubbio, affinché anche tu possa metterti al riparo da problemi seri per colpa di soluzioni “fai da te” oppure per esserti rivolto al tuo abituale fornitore.
Quando si parte dalla progettazione di un nuovo edificio e lo si vuole realizzare energeticamente autonomo, tutto è estremamente “semplice” perché lo si concepisce fin da subito dalle fondamenta: prima la struttura, poi gli impianti.
Nel caso invece di una ristrutturazione, questa attività risulta più complessa e – se non ci si affida a un professionista – il rischio di fare un buco nell’acqua è dietro l’angolo. A tale proposito, leggi questo articolo: Installatore Fotovoltaico: Generalista o Specialista?
Vediamo quindi il qual è il presupposto fondamentale da considerare quando ci si approccia ad una Riqualificazione Energetica residenziale, cioè l’Analisi dello stato di fatto di un immobile.
L’esame Termo-tecnico
Il controllo termografico infatti misura il coefficiente di trasmissione termica di una parete e ci comunica la quantità di dispersione o di trasmittanza termica. In Termotecnica, la trasmittanza termica (il cui simbolo è rappresentato da una U), definisce la tendenza di un elemento a scambiare energia, ossia il contrario della capacità isolante di un corpo.
Muri e solette: prima di ristrutturare un immobile è necessario verificare accuratamente le condizioni in cui si trova dal punto di vista energetico, partendo dalla muratura e dalle solette, dove attraverso uno strumento diagnostico che in edilizia ci consente di verificare le dispersioni termiche, è possibile effettuare La Termografia.
Gli edifici ad esempio costruiti prima degli anni ’70/80, anche se con muri doppi, le intercapedini rimanevano vuote, attraverso le quali si genera una elevata dispersione termica con costi elevati per la climatizzazione interna di quegli immobili.
Come rimediare? Per migliorare l’isolamento termico di una casa ci sono due soluzioni:
- l’insufflaggio, cioè il riempimento delle pareti con materiale di cellulosa- prodotti isolanti ad alta efficienza termica, eliminando le dispersioni termiche, consentendo un immediato risparmio energetico e un confort ideale
- il cappotto termico, una tecnica per la coibentazione termica e acustica delle pareti di un edificio attraverso l’applicazione di un materiale isolante sulla superficie delle pareti.
Serramenti e impianti: anche i serramenti possono costituire causa di una elevata dispersione termica di un edificio e nell’ambito di una ristrutturazione bisogna tenere conto della loro condizione attraverso un’esame termografico come per muri e solette.
Riguardo l’impiantistica l’indagine è un po’ più complessa e richiede la ripartizione dei due settori:
- l’impianto Elettrico: prima di progettare un impianto di produzione energetica, dobbiamo mettere a norma l’impianto elettrico che deve rispettare tre livelli qualitativi regolati dalla CEI 64-8 e dalla variante V3 del 2011 in cui vengono dettati i limiti minimi prestazionali degli impianti. Poiché questi sono aspetti che attengono prettamente alle competenze di un progettista qualificato, in questa sede preferiamo non entrare nel merito, ma ci concentreremo specificatamente sugli impianti di produzione energetica.
- l’Impianto di Produzione: i sistemi di produzione di energia pulita (Rinnovabili) per uso residenziale sono il fotovoltaico, il sistema di accumulo dell’energia, il solare termico, il termodinamico, il mini eolico e la geo termina.
Gli impianti fotovoltaici: questi sistemi si suddividono in due categorie, ovvero quelli isolati (stand alone) che dispongono di un storage di energia che può garantire l’erogazione di energia anche nelle ore di assenza di luce. Si tratta però di una tipologia poco utilizzata per le utenze domestiche, mentre è molto diffusa per alimentare sistemi di illuminazione pubblica, impianti pubblicitari o case di montagna.
Gli impianti allacciati stabilmente alla rete pubblica (grid-connected) non hanno bisogno di batterie, poiché la rete può sopperire o integrare le carenze del sistema. Questa soluzione permette che l’eventuale esubero di energia prodotta venga ceduta alla rete e contabilizzato.
Un impianto fotovoltaico è costituito da un generatore (un insieme di celle) da un sistema di condizionamento e controllo della potenza (l’inverter), da un eventuale serbatoio di accumulo di energia e da una struttura di sostegno.
Il trasferimento dell’energia all’utenza avviene pertanto attraverso l’inverter che trasforma l’energia prodotta dai moduli, da continua a corrente alternata.
I sistemi di accumulo dell’energia: è possibile abbinare un sistema di accumulo di energia là dove è presente un impianto fotovoltaico, tranne per quelli installati durante il primo conto energia, anche se è necessario attenersi ad alcuni criteri stabiliti dal GSE (Gestore dei Servizi Energetici).
Sul mercato si trovano in commercio diverse tipologie di accumulatori, pertanto ora vediamo quali sono e come funzionano i sistemi più diffusi. A seconda delle diverse esigenze si possono scegliere tra sistemi on grid lato produzione e sistemi on grid post produzione, sistemi off grid lato produzione e sistemi off grid post produzione.
Nei sistemi on grid l’inverter controlla in modo diretto il pacco delle batterie e questo è un modo intelligente che da la priorità ai carichi che sono in funzione all’interno di una casa, caricando le batterie soltanto con l’energia in surplus. Quando le batterie sono cariche, il sistema ritorna a mettere l’è su ero in rete.
Nelle versioni off grid invece, il surplus non viene mai immesso in rete perché questo impianto funziona praticamente a scatola chiusa. Trattandosi di impianti isolati, vengono denominati “ad isola.” Questa è la soluzione per chi vuole rendersi totalmente indipendente dai fornitori pubblici.
La scelta delle batterie: le batterie disponibili sono di 2 diverse tipologie:
- al piombo: quelle maggiormente utilizzate
- al litio: più piccole e più leggere, ma anche molto più costose. Sono estremamente durevoli, consentono il doppio dei cicli di ricarica, ma richiedono un impianto ben strutturato e di una manutenzione maggiore.
Gli impianti solari termici: tecnologia che permette la conversione diretta dell’energia solare in energia termica utilizzata per la produzione di acqua calda sanitaria. Si tratta di una tecnologia semplice e affidabile, con rapporto costi benefici molto convenienti.
Si dividono in due categorie, a circolazione naturale e circolazione forzata. Si riconoscono facilmente perché i primi hanno un serbatoio sopra il pannello mentre gli altri predispongono il serbatoio sotto i pannelli, spesso nel locale caldaia. Una pompa permette la circolazione del fluido che scorre nei tubi, dai pannelli al serbatoio scaldando l’acqua.
Il solare termodinamico: tipologia di impianto permette che di avere l’acqua calda tutto l’anno con qualsiasi condizione meteo e durante l’intero arco delle 24 ore. Il suo funzionamento si basa sui principi della termodinamica (ciclo di Carnot) e precisamente di una pompa di calore munita di una consistente superficie di scambio termico. Le caratteristiche del pannello di cui è dotato il sistema, genera elevate prestazioni grazie allo sfruttamento non solo dal calore delle irradiazioni solari, ma anche dal calore presente nell’ambiente esterno.
Il mini eolico: questo sistema è stato creato per sfruttare il vento. Da solo questo impianto è sconsigliabile, perché il vento non soffia sempre ed è per questo che va affiancato a un altra soluzione a energia pulita. Come funziona? Quando il vento soffia l’impianto ne fattura la forza e la trasforma in corrente elettrica. Per evitare quindi lo scambio sul posto con il gestore, la scelta intelligente dell’utente sarebbe quella di accoppiare al mini eolico un impianto fotovoltaico.
La geotermia: è la scienza che si interessa dei processi terrestri naturali che generano calore all’interno del sottosuolo. Questi principi vengono sfruttati per la produzione di energia elettrica attraverso fonti geologiche di calore rilasciati dal decadimento nucleare naturale di elementi quali l’uranio il torio e il potassio contenuti nel mantello della crosta terrestre. L’energia geotermica venne utilizzata per la prima volta agli inizi del 900 per la produzione di energia elettrica. Oggi il suo l’utilizzo su base planetaria rappresenta meno dell’1 percento della produzione totale, anche se la sua potenzialità presente sul nostro pianeta permetterebbe da sola di soddisfare 6300 volte il nostro fabbisogno mondiale.
Abbiamo approfondito meglio qual è il presupposto fondamentale da tenere ASSOLUTAMENTE presente quando ci si approccia ad una Riqualificazione Energetica residenziale, cioè l’Analisi dello stato di fatto di un immobile.
Questo per farti comprendere l’enorme importanza che ha il fatto di avere un partner serio e competente a cui potersi affidare, che sappia sempre come muoversi meglio nel tuo interesse o consigliarti soluzioni davvero efficienti e altamente performanti.
Non si scherza.
Riqualificare la tua Casa dal punto di vista energetico senza alcun rischio non è più un sogno. Hai finalmente la strepitosa opportunità di ridurre la tua dipendenza dai gestori dell’energia fino a renderti indipendente o quasi.
Quanto pensi possa valere la tua autonomia energetica? Decidere di raggiungere questo obiettivo è di vitale importanza per fare qualcosa che possa portarti benefici economici duraturi nel tempo.
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