Il nostro paese si sa, è  famoso in tutto il mondo per le nostre eccellenze come il food, le auto sportive, la moda e tanto altro, ma è diventato il fanalino di coda nell’ambito dei sistemi di riscaldamento residenziali.

Si tratta di un mercato di 46 miliardi di euro, quanto emerso da MCE 2016, in base a un rapporto Cresme sul mercato dellinstallazione degli impianti in Italia.

Per chi non lo sapesse, il novantanove per cento delle nostre case anche di moderna concezione, sono alimentate da una tipica caldaia murale o a basamento, mentre nel resto dell’Europa del centro e del nord, utilizzano ormai da molti anni,  sistemi di riscaldamento in termo pompe di calore, con costi più che dimezzati rispetto a quelli in cui si utilizza una caldaia.

Eppure lo sanno tutti che i prezzi dei combustibili nel bel paese sono tra i più alti della comunità europea ed è proprio da noi che avremmo più convenienza ad utilizzare sistemi più performanti e meno costosi del metano, gpl, gasolio, pellet e persino della legna.

Le termopompe di calore quindi sarebbero un toccasana per il nostro portafogli e per l’ambiente, perché farebbero risparmiare migliaia di euro ogni anno a famiglia, abbattendo peraltro drasticamente le emissioni di polveri sottili nell’atmosfera. 

Invece si continua imperterriti a inquinare e a bruciare denaro senza alcun senso, per miliardi di euro!

Perché? Cosa può esserci sfuggito? Perché  questa differenza sul diverso impiego tecnologico tra paesi comunitari per la produzione del calore?

Cominciamo dalle cose semplici da capire: l’Italia non possiede giacimenti petroliferi importanti e acquistiamo la maggior parte del petrolio per il nostro fabbisogno interno,dai paesi arabi e il gas metano dalla Russia.

Il metano e il gasolio rappresentano quindi i combustibili fossili primari utilizzati per alimentare i nostri impianti di riscaldamento e quindi le caldaie.

Le aziende produttrici hanno dunque riservato sino ad oggi al mercato italiano la maggior produzione del loro prodotto, mentre altrove, già dagli anni 70, si sperimentavano sistemi alternativi e meno costosi per produrre calore: LE POMPE DI CALORE.

Questa tecnologia si è via via evoluta, sino a raggiungere prestazioni sempre più competitive rispetto a una caldaia, mentre lItalia ha mantenuto il passo del generatore di calore tradizionale, snobbando la Pompa di calore privilegiando la caldaia.

È ovvio quindi che la cultura che si è affermata e tramandata qui da noi, sia stata quella della caldaia,  sulla quale e intorno alla quale si è sviluppato un intero sistema economico, che nonostante sia evidente che si regga più soltanto sulle vecchie abitudini di quando i costi energetici erano 100 volte più contenuti rispetto a oggi, è comunque duro a morire.

Cambiare abitudini si sa, è più complicato di quello che sembra, soprattutto quando una delle parti in causa non ha alcun interesse a ridurre i consumi e quindi la domanda di combustibili fossili.

Inoltre, molti professionisti – idraulici, termo tecnici, ingegneri e progettisti di impianti di riscaldamento, hanno acquisito negli anni esperienza e conoscenza nell’ambito dei sistemi tradizionali di riscaldamento con forti ritrosie ogni qualvolta si tentava di affermare soluzioni più moderne e performanti, come il riscaldamento a pavimento ad esempio, ancora oggi sconsigliato da molti addetti ai lavori.

Di quest’ultimo si era persino arrivati a dire che influisse negativamente sulla circolazione sanguigna e sulla pressione arteriosa.

Tutto pur di non cambiare, perché il cambiamento genera stress, progresso, competizione e pericolo per coloro che detengono il potere.

Il cambiamento perciò non è ben visto da tutti, ma solo da quella parte della popolazione che avrebbe da guadagnarci e non soltanto economicamente, mentre viene bandito da chi ha in mano il controllo dello “status quo e ha il timore di perderlo.

Si delimitano pertanto due realtà in contrapposizione anche tra i così detti esperti del settore, in cui una parte è contraria dell’altra, apparentemente per ragioni tecniche o per presunti limiti prestazionali sulle pompe di calore, ma in realtà i motivi sono essenzialmente culturali.

Finché un sistema “regge” lo si mantiene in vita, indipendentemente dalla sua convenienza oggettiva.

In questi anni ci siamo confrontati con decine di progettisti e installatori di caldaie e nella maggior parte dei casi siamo riusciti a creare ottime collaborazioni e in alcuni altri, vere e proprie alleanze professionali.

Abbiamo dovuto però pazientemente far comprendere a questi professionisti che nonostante la maggior parte delle pompe di calore di tipo commerciale non siano adatte per il riscaldamento nelle zone dove il freddo è pungente in inverno, specialmente in presenza di vecchi impianti con termosifoni, mentre il nostro sistema è stato concepito per riscaldare casa anche a temperature esterne proibitive tipiche del nord Europa.

Inoltre, le prestazioni della nostre Termopompe di calore, grazie alla centralina di controllo remoto montato di serie su tutti i modelli, possono essere  impostate funzioni che durante le 24 ore, ottimizzano il loro rendimento, mantenendo un COP (coefficiente di prestazioni) quasi di 4 anche a zero gradi di temperatura esterna, riducendo al minino i consumi. Questo significa che per ogni kWh elettrico consumato, le nostre termopompe producono 4 kWh termici.

Queste macchine inoltre raggiungono la piena autonomia energetica con il nostro impianto fotovoltaico ottimizzato, perché anche se nel periodo invernale lirraggiamento è minore, la produzione aumenta del 30 per cento e il lconsumo della termopompa viene ridotto notevolmente grazie al volano termico che funge da accumulatore di energia.

Sono queste le peculiarità del nostro sistema che lo rendono unico sul mercato rispetto alle tradizionali pompe di calore.

Ecco la citazione di un professionista dopo aver conosciuto il nostro sistema:

Se non fossi venuto a contatto con il blog fotocalore.com, non avrei mai scoperto le Termopompe di calore Fotocalore e avrei continuato a progettare impianti tradizionali.

Questo è un ingegnere della provincia di Torino che ci comunica il suo pensiero:

Frequento tutti gli anni le principali fiere di settore, ma nemmeno li mi era stato prospettato questo prodotto. Perché non lo divulgate nellambito degli studi tecnici?

Il nostro obiettivo ovviamente non è quello di incaricare chiunque la distribuzione di questi impianti, ma soltanto operatori qualificati, selezionati e formati da noi, sia per linstallazione che per lassistenza post vendita, direttamente sotto la nostra direzione lavori e supervisione.

Vogliamo offrire al nostro pubblico una esperienza di primordine puntando solo alleccellenza, garantendo nel tempo un servizio e una organizzazione che solo una primaria azienda di settore potrà assicurare alla propria clientela.

Quindi caro amico, se il tuo tecnico di fiducia dovesse sconsigliarti di ristrutturare il tuo impianto di riscaldamento e dirti di continuare a utilizzare la tua caldaietta, saprai che lo fa per non perderti come cliente, dal momento che con la nostra Termopompa non avrai più interventi di alcun genere sulla tua caldaia.

Nel caso fosse un professionista a dirtelo, saprai che il suo consiglio a favore della caldaia, è in assoluta buona fede perché non conosce il nostro Sistema.

In tal caso potrai consigliargli di contattarci perche’ potrebbe nascere una nuova collaborazione.

Spero di esserti stato utile con questo articolo e se hai un commento da fare, non esitare a farmi sapere quello che pensi al riguardo.

Buona vita!

Aurelio Spalluto

Fotocalore.com