Non commettere MAI questi Errori in fase di Ristrutturazione
Se stai ristrutturando casa e vuoi ridurre davvero i consumi energetici, devi stare attento a non commettere errori gravissimi che potrebbero compromettere il tuo investimento
Negli ultimi tempi si parla tanto di indipendenza energetica, anche se in realtà non è ben chiaro quello che si intende esattamente con questo concetto.
D’altra parte, essendo ancora in pochi ad aver sperimentato questa condizione, alla maggior parte della popolazione queste due parole non significano ancora molto, perché dipendono tutt’ora interamente dai fornitori di gas e luce.
In questo report infatti, vogliamo fare chiarezza una volta per tutte su questo tema così intrigante ma anche nebuloso e controverso, tanto da essere visto ancora con diffidenza da parte della maggior parte della gente.
Quindi – pregiudizi o facili entusiasmi a parte – vediamo di intraprendere questo affascinante viaggio all’interno del mondo dell’autonomia energetica in ambito residenziale, alla ricerca di una cultura che sta cambiando radicalmente le nostre abitudini in fatto di consumi.
La nuova sfida per l’umanità oggi è rappresentata dall’obiettivo dell’indipendenza energetica dei popoli e dalla necessità di ridurre fortemente i consumi, anche se ancora pochi hanno preso sul serio questo problema.
Gli esperti del settore invece non scherzano affatto su questo spinoso argomento tanto che, secondo la Energy Information Administration degli Stati Uniti, oltre la metà dell’energia che l’America consumerà sarà prodotta in casa e – parte di essa – sarà costituita da fonti rinnovabili.
Una delle principali ragioni per cui in Italia le case ad alta efficienza energetica sono un numero piuttosto esiguo, sembra essere legato al fatto che bastano pochi errori in fase di progettazione per vanificare tutti gli sforzi compiuti.
Ed è stato appurato in effetti che di errori ne vengono compiuti piuttosto frequentemente e le cause dipendono dal fatto che il personale addetto a questo genere di attività non è sufficientemente formato e preparato per gestire questi interventi.
Questo rappresenta indubbiamente un grave problema che inibisce e allontana le persone da questa idea, perché la paura di sbagliare e di fare un grosso “buco nell’acqua” induce le persone a restare come sono.
Il 70% degli italiani continua a vivere in case completamente inadeguate dal punto di vista energetico. Praticamente autentiche baracche.
Trasformare una casa da energivora a passiva non richiede dover sostenere dei costi, bensì un investimento estremamente redditizio che produce BENEFICI, non spese.
La maggior parte delle persone invece impatta in modo diverso su questo argomento, percependolo come un costo che ora non possono o non vogliono affrontare.
Questo genera indubbie resistenze che rallentano il raggiungimento della loro autonomia energetica.
Affinché si cominci a generare un nuovo comportamento da parte delle persone, è necessario cambiare la percezione e la cultura su tale argomento.
Solo così sarà possibile negli anni a venire trasformare milioni di case in luoghi più confortevoli, che potranno assicurare ciascun fabbisogno termico ed energetico, con l’utilizzo di sistemi collaudati, efficienti e sicuri.
Se – durante l’inverno – potessimo filmare le nostre case di notte con una telecamera ad infrarossi, vedremmo una enorme quantità di calore fuoriuscire dagli edifici (soprattutto dalle finestre) a causa di una cattiva o non adeguata coibentazione.
Gli infrarossi hanno la caratteristica di farci visualizzare questo fenomeno attraverso la colorazione di un rosso intenso di tutte quelle parti di una casa, da cui fuoriesce il calore e si genera un enorme spreco, mandando quindi in fumo il nostro denaro e i nostri risparmi.
Sono anni ormai che gli esperti ci sensibilizzano in ogni modo su questo scottante argomento, che vede l’Italia essere costretta a importare ogni anno oltre l’80% del nostro fabbisogno energetico.
Si tratta di una realtà sotto gli occhi di tutti, ma che ancora non è riuscita ad entrare nella nostra cultura, per essere finalmente tradotta in cambi di stili, assunzioni di nuove competenze e di conseguenza, nuovi e più oculati comportamenti.
È stato appurato che un essere umano consuma circa 50 mila chilovattora ogni anno, di cui il 40 per cento occorre per rispondere alle necessità delle abitazioni in cui viviamo.
Si tratta di una quantità enorme che si riflette purtroppo sull’ambiente e sulle nostre tasche, anche se esistono già da anni tecnologie e soluzioni che ci consentirebbero di ridurre anche del 90 per cento i nostri consumi.
Inoltre, è stato abbondantemente provato che sono anche molto convenienti, nonostante si tenga conto dei costi di realizzazione.
Quali sono dunque gli Errori più frequenti che si possono commettere in fase di ristrutturazione di una casa per renderla a bassi consumi?
È stato accertato che le prime insidie affiorano proprio durante la realizzazione del piano di ristrutturazione, vuoi perché prevalgono scelte di natura estetica e interamente scollegate dalla questione dell’energia, pensando a isolare solo dopo aver soddisfatto altri criteri, oppure perché ci si affida a progettisti bravi in altri ambiti, ma non certamente in quello energetico.
Ovviamente, quand’è così, non ci possiamo poi stupire del risultato finale, che anziché soddisfare le esigenze da cui si era partiti, ci si ritrova con un problema in più di prima da risolvere.
Bisognerebbe allora fare dei calcoli energetici, per comprendere quali sono i punti critici della casa, e stabilire quante calorie sono necessarie per il fabbisogno domestico durante le diverse ore della giornata e nelle diverse stagioni.
Senza queste informazioni, non si può comprendere – ad esempio – come risolvere il problema della dispersione del calore e quale tecnologia è più indicata per farlo: gli isolamenti.
Gli isolamenti infatti, rappresentano il primo dei problemi da risolvere.
Nella maggior parte delle nostre case, essendo state costruite tra gli anni 60/80, le attenzioni verso i consumi energetici sono state praticamente inesistenti o quasi.
Quindi, ora abbiamo il dovere di restaurare questo enorme patrimonio edilizio, perché rappresenta una sfida alla quale non possiamo sottrarci, in quanto si tratta di una grande occasione per abbattere la stragrande maggioranza dei nostri consumi energetici.
E tutto questo potrà solo avvenire se si faranno le operazioni corrette.
Quando per esempio dobbiamo sostituire la caldaia, non bisogna commettere l’errore di chiamare il nostro idraulico di fiducia, ma interpellare un’azienda esperta in riqualificazione energetica di abitazioni. Un semplice idraulico, pur bravo che sia nel proprio lavoro, sa poco o nulla di risparmio energetico, e finirebbe per sostituirvi la vecchia caldaia installandovene un’altra che normalmente conosce e che avrà installato in tanti altri luoghi.
Per lui una caldaia vale un’altra e quindi si limiterà a sceglierla secondo criteri di praticità o di conoscenza personale.
La ditta esperta invece, verificherà la quantità di metri cubi che dovranno essere riscaldati e se può convenire o meno, scegliere a seconda dei casi un generatore di calore con funzionalità ibride oppure no, consentendo un risparmio che potrebbe arrivare anche al 50 per cento su consumi di gas metano, GPL o gasolio.
Un altro esempio è costituito dal montaggio degli infissi. Lasciare anche solo una fessura di un millimetro durante i lavori di installazione crea una dispersione in diversi metri quadrati di muro.
Se invece il rivestimento termico non è fissato correttamente, oltre alla dispersione del calore si creano anche fastidiose condense di umidità a seguito delle quali compariranno le prime muffe.
Inoltre ci sono problemi di durata, poiché una casa a bassi consumi diventa davvero conveniente soltanto se richiede manutenzioni minime e dura diversi decenni.
I pannelli isolanti nel rivestimento di una casa devono essere applicati con un collante idoneo perché devono garantire una perfetta adesione.
In caso contrario si creerebbe una fessura tra pannello e muro che, con il tempo, produrrebbe movimenti d’aria deleteri.
Per non parlare delle giunture tra diversi materiali che per evitare l’incompatibilità tra di loro, si deve comprendere quali usare e come usarli.
Ecco perché per la ristrutturazione di un edificio occorre una accurata progettazione che tenga conto di fattori come il caldo e il freddo e la piovosità.
Gli errori quì possono essere davvero tanti e – se i lavori non sono eseguiti perfettamente – i risultati negativi non mancheranno certo a manifestarsi.
Se invece ci si affida a operatori certificati, si avranno indubbiamente enormi benefici.
Ristrutturare una casa per renderla a bassi consumi energetici significa effettuare un investimento che si ammortizza in circa 6 anni.
Come essere certi che la nostra casa sia stata davvero Riqualificata dal punto di vista energetico?
Solo un’azienda specializzata in Riqualificazioni Energetiche e nella creazione di sistemi per l’indipendenza energetica può aiutarti nel raggiungimento di questo obiettivo.
Dobbiamo cercare di perseguire tutti quanti insieme l’indipendenza energetica in edilizia e nell’impiantistica.
Il miglior modo per farlo consiste nell’affidarsi a un’azienda che ha come scopo primario, entro il 2020, quello di rendere il maggior numero di case quasi totalmente autonome. Case che potranno consumare tanta energia quanta ne produrranno, per mezzo di pannelli solari e fotovoltaici e sistemi domotici.
Riqualificare la tua Casa dal punto di vista energetico senza alcun rischio non è più un sogno.
Hai finalmente la strepitosa opportunità di ridurre la tua dipendenza dai gestori dell’energia fino a renderti indipendente o quasi.
Quanto pensi possa valere la tua autonomia energetica?
Decidere di raggiungere questo obiettivo è di vitale importanza per fare qualcosa che possa portarti benefici economici duraturi nel tempo.
Se vuoi scoprire come progettare nella maniera corretta – e senza nessun rischio per te, per le tue tasche e per la tua famiglia – ecco cosa DEVI fare: richiedi ora il tuo Bonus ed ottieni un check-up energetico della tua abitazione.
Non perdere altro tempo…
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